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Tra moda e vino

Si è appena conclusa la settimana dedicata “La vendemmia di Roma”, la quinta edizione all’insegna della moda e del buon vino.

Il 21 ottobre si è tenuta la degustazione di vini provenienti da 50 cantine nazionali, in un evento celebrativo della tradizione italiana, sia vestiaria che enologica.

Rigorosamente su invito, si poteva accedere alle boutiques, da Piazza di Spagna, a Via dei Condotti ed a Via Borgognona, ciascuna delle quali ospitava una  cantina, per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto del tutto unica.

Noi di Giucolvino abbiamo iniziato con  la sede di Bulgari in Via Condotti. Nei bellissimi saloni abbiamo degustato Nicoleo, Chardonnay il cui nome è l’unione di Nico e Leone, figli di Giovanni Bulgari. Eravamo già stati ospiti delle cantine PoderNuovo di proprietà della famiglia Bulgari e, con piacere, abbiamo potuto gustare di nuovo il loro Therra, un rosso nato da un blend di uve Montepulciano, Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon.

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La Vendemmia di Roma, PoderNuovo

Da Bulgari in Via Condotti, ci si è spostati nella suggestiva Via Borgognona, attraverso le vetrine decorate all’insegna del gusto.

Nella boutique dell’alta sartoria napoletana di Eddy Monetti si è potuto degustare i vini della cantina Leone De Castris, la cui storia risale al 1665.

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La Vendemmia di Roma, Leone De Castris

Trasportati dai profumi del Salento in una ottobrata romana, la Malvasia, dal suo colore giallo dorato e dal profumo complesso, è stata una piacevolissima scoperta, seguita poi dal Five Roses, primo rosato ad essere stato imbottigliato in Italia nel 1943.

La serata si è conclusa da Ermenegildo Zegna in Via Borgognona, dove gli ospiti venivano accolti con Ferrari Perlé, un metodo classico millesimato dallo stile garantito ideale per deliziare eventi come questi.

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La Vendemmia di Roma, Ferrari Perlé

Non ci resta che aspettare il prossimo anno per rivivere una serata all’insegna, come dicevano i greci, del “kalòs kai agathòs”, del bello e del buono.

Alberto Mercurelli