Tignanello

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La Collina di Tignanello si ricrea della sua autentica interezza

Dopo molti anni di tentativi,  la famiglia Antinori è riuscita a riacquisire i 4 ettari mancanti della collina di Tignanello a completamento di un quadro pressappoco perfetto.

Motivo di estremo orgoglio da parte del Marchese Piero Antinori – Presidente Onorario dell’azienda – e di tutta la famiglia Antinori, questo traguardo segna un momento storico rilevante.

Il Tignanello è un vino che ha rappresentato una svolta nel mondo vitivinicolo, facendo parte del Rinascimento del vino italiano iniziato negli anni 60.

Tignanello

È stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barriques, il primo vino rosso moderno base Sangiovese assemblato con varietà non tradizionali (quali Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc), Tignanello è una pietra miliare.

“Tignanello, sia il vino che l’omonima tenuta da cui proviene, sono un vino e un luogo a cui tutta la nostra famiglia è particolarmente legata.”  Albiera Antinori, Presidente di Marchesi Antinori.

I 4 ettari di vigna saranno reimpiantati nel 2021 a Sangiovese, utilizzando il materiale già presente nell’attuale vigneto: terreno ben drenato, roccioso e calcareo ricco di galestro e alberese in grado elargire al vino una forte identità territoriale. Terreno in cui il Sangiovese trova un sottosuolo fertile e ideale per esprimere al meglio tutto il suo potenziale.

Tignanello

Quattro ettari in più di un vigneto dalle caratteristiche uniche su cui poter contare è nota di soddisfazione per l’Enologo e CEO Renzo Cotarella. La gestione sapiente e consapevole di questa nuova parcella, porta con sé lo scopo ultimo di mantenere, se non migliorare, i connotati e l’anima vibrante di questo vino.

Un futuro antico in cui l’unione del terroir al lavoro dell’uomo e alla biodiversità presente sulle colline del Chianti faranno da cornice ad un progetto storico, portato avanti da 26 generazioni.

TIGNANELLO, MARCHESI ANTINORI