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Cillario&Marazzi anteprima K2 Gin 

Questa settimana appena trascorsa Milano ha proposto un interessante festival, l’aperitivo festival,  evento organizzato dalle menti della Milano Wine Week. In questa occasione si è definito il manifesto dell’aperitivo e in esso si è specificato quanto il bere responsabilmente fosse importante e cosa si intendesse per “bere responsabilmente”: 

“Bere usando al massimo la nostra capacità critica nelle quantità, ma soprattutto, nella qualità”. 

Se parliamo di aperitivo una delle tendenze attuali è sicuramente il Gin, di cui oggi esploreremo una realtà artigianale, il Gin di Cillario&Marazzi. 

La realtà di Cillario&Marazzi Spirits Co. nasce dall’idea di due milanesi Attilio e Gigi che con i loro cognomi danno rispettivamente il nome al marchio. La piccola distilleria situata in provincia di Varese, più precisamente a Cadegliano-Viconago, è il luogo dell’arte distillatrice e dove vengono coltivate alcune delle botanical usate anche all’interno dei loro prodotti.

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Attilio e Gigi – Cillaro&Marazzi

Da questo laboratorio viene creato il Gin Sartoriale: un prodotto derivato da materie prime d’eccellenza, cura ai dettagli e frutto di un’interazione diretta con il cliente. Il prodotto finale vuole essere un distillato su misura, modulando le caratteristiche più adatte non solo nella ricetta, ma anche nella presentazione estetica.

“Ogni piccolo particolare, ogni sfumatura, ogni percezione deve essere incasellata al posto giusto” – questa la filosofia aziendale della Cillaro&Marazzi Spirits. 

Questi presupposti di qualità hanno portato l’azienda a collaborare con alcuni tra le migliore realtà d’Italia, sviluppando su misura il gin di diversi locali esclusivi e ristoranti stellati riconosciuti dalla guida Michelin. 

Ma parliamo del Gin K2

Se tutti i prodotti dell’azienda che abbiamo avuto modo di provare ad Identità Golose di quest’anno sono interessanti, l’attenzione è ricaduta sul Gin K2. La continua ricerca di materie prime e sperimentazione ha portato i Cillario&Marazzi a realizzare un prodotto a base di ginepro coltivato sui pendii dell’Himalaya unito a petali di rosa.

La distillazione avviene in modo discontinuo, con un alambicco in rame attraverso il metodo Vapour Infused: le botaniche non macerano nel liquido di distillazione ma vengono attraversate dal vapore che strippa via gli aromi facendo si che rimangano più persistenti nel prodotto finito. Infine, l’ingrediente segreto, è il fattore umano, la capacità del mastro distillatore che, su piccole produzioni, si dedica a tutti i dettagli lasciando la propria firma. Le operazioni post distillazione sono semplici, riposo in fusti d’acciaio e filtrazione. 

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processo di distillazione, Cillaro&Marazzi

Come abbiamo avuto modo di vedere anche in altre occasioni spesso le eccellenze provengono da processi molto semplici, semplicità che non è da confondere con facilità. 

Le sensazioni durante la degustazione sono state intense e persistenti, K2 ha la capacità di sorprendere palati esigenti e spesso critici. Un assaggio del Gin in mixology (con una tonica neutra) ha susseguito quello del distillato in purezza. 

Il distillato in purezza è potente al naso con un aroma fine e intenso di ginepro, semplice e pulito. In bocca esplode il sapore di ginepro e lascia spazio a un’intesa balsamicità che persiste e sostiene la beva a lungo. Il Gin&Tonic conserva una forza aromatica intesa, al naso i sentori del gin sono attenuati ma invariati, in bocca ritroviamo questa grande balsamicità che smorza con la tonica lasciando spazio ai sentori più classici del gin per poi tornare prorompente sul finale.

K2 lascia il palato pulito, fresco e piacevolmente profumato. Il ginepro e la rosa contornano i sensi evolvendosi durante l’assaggio, nei quali si evidenzia una nota terrigna di sottofondo con una tendenza floreale molto delicata che pulisce ed equilibra il tutto. 

testo di Giacomo Gioia e Giulia Carelle