Pichion Baron

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Château Pichon Baron 2nd Grand Cru Classé dal 1855

Siete persone che sanno attendere? Se la vostra risposta è affermativa: sedetevi e siate pazienti.

E’ trascorsa qualche primavera, vi trovate in un salotto accogliente e caldo arredato in stile classico sulla vostra poltrona di pelle preferita. Attorno a voi, profumi e ricordi poggiano su di un parquet solido che ha vissuto i calpestii del tempo. Il vostro animo saggio è pronto ad accogliere e assaporare nuovamente questo istante tanto atteso… da trenta anni a dire il vero!

I ricordi nella vostra mente sono vividi: la carnosità del merlot, il tannino domato del cabernet sauvignon e l’esuberante equilibrio del cabernet franc.

Ed ora eccovi li, seduti a degustare nuovamente il vostro agognato calice di Château Pichon Baron 1988, sono certa che la vostra perseveranza nell’attendere verrà ripagata.

Di colore rosso rubino granato lucente e vivo (ha 32 anni, ricordiamocelo), il naso si esprime complesso e armonico con note persistenti. L’attacco è caratterizzato da frutti rossi, ribes nero e mora, per poi aprirsi a note più verdi di peperone e virare, per finire, su note terziarie di fungo, tartufo, terra, vaniglia, cocco, liquirizia, incenso e caffè tostato.  Al centro del calice è intenso. Il gusto vellutato, corposo, quasi opulento nella sua risonanza ha un tannino ben integrato. Rimane teso, fresco, verticale e elegante. Un continuo esprimersi nel tempo, attimo dopo attimo, con il suo elegante incedere.

Sorso dopo sorso ve ne (ri) innamorerete: un vino d’evoluzione, appagante, le cui note di cedro smussate dal trascorrere degli anni, avranno mantenuto una buona freschezza.

Un vino d’attesa da far venire i capelli bianchi!

Château Pichon Longueville Baron

 

credit photo: www.pichonbaron.com