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T-made 75: un calice sensoriale

Il nuovo calice T-made 75 prosegue il percorso di valorizzazione del vino avviato da Italesse nel 2018 con il Progetto Senses. Accanto al T-made 55 pensato per i Vermentini di Sardegna e di Gallura, al T-made 70, calice ufficiale del Consorzio del Brunello di Montalcino, un nuovo calice fa il suo ingresso sul mercato, il T-made 75 progettato per i vini Barolo.

Massimo Barducci CEO Italesse, Paolo Lauria Sommelier e Head of Marketing Italesse e Helmuth Kõcher, Presidente e fondatore del Merano WineFestival e nuovo partner di Italesse, ci hanno raccontato lo sviluppo di questo progetto.

Secondo Italesse, partendo dal presupposto che ogni vino è unico e figlio di uno specifico terroir, ha dimostrato con la creazione di T-Made 75, l’importanza di realizzare un calice sensoriale. 

Italesse ha saputo introdursi in questo mercato, posizionandosi grazie alla qualità elevata della materia prima e a un prezzo estremamente concorrenziale.  

T-Made 75 di Italesse completa il progetto Senses, con un calice ideato per la degustazione sensoriale del Barolo 

Al di là di un primo scetticismo iniziale di alcuni, che purtroppo o per fortuna, accompagna tutte le nuove scoperte, questo calice ha saputo stupire all’unanimità un pubblico ampio. 

L’esaltazione sensoriale del vino Barolo, secondo il team di Italesse, tangibile nel calice presentato, doveva virare sull’esaltazione dell’eleganza e della verticalità di questo nobile vino. 

T-made 75 sorprende per la sua eccellente fattezza, eleganza e per il riscontro sensoriale. 

Durante il panel di degustazione, alla cieca, un dato rilevante è stato il suo assoluto sorpassare calici già presenti sul mercato, per l’ottima performance. Un calice utilizzabile sia tecnicamente che da aggiungere a una collezione personale. 

Realizzato con vetro cristallino soffiato a bocca e studiato nel dettaglio, l’approccio nella sua realizzazione è definibile sartoriale. Disegnato sulle sensazioni organolettiche di specifici terroir, denominazioni o relativi allo stile di determinati produttori. 

Unico elemento che ha diviso alcuni degustatori è stata la percezione del vino nel suo complesso, per un gusto personale di chi predilige le sensazione di morbidezza e larghezza, che in T-made 75 si rivelano ma con come prime percezioni, a favore, come detto prima, dell’eleganza e della verticalità. 

Leggeri ed elastici 

14 mesi di lavoro tra fasi di studio, progettazione e test; 660 degustazioni per 30 tipologie di vini Barolo di diversa provenienza, stili e annate; 15 calici test per approdare a 4 diversi prototipi realizzati per individuare le forme definitive del T-made 75. “Realizzare il calice da Barolo è stata una vera e propria sfida, afferma Paolo Lauria. 

Una sfida ambiziosa data la vastità e la complessità di una denominazione estremamente variegata come quella presa in esame. Un territorio unico nel suo genere, con una superficie vitata destinata alla produzione di oltre 2.258 ettari, 11 distretti viticoli e 181 MGA (Menzioni Geografiche Aggiuntive) una differente dall’altra per caratteristiche climatiche, topografiche e non solo. 

T-made nasce quindi per valorizzare l’insieme delle sfaccettature dei vini Barolo, disegnandone la sua fisionomia. 

I calici Hight Performance di Italesse, di cui T-made fa parte, sono realizzati con vetro cristallino, soffiato a bocca e lavorato a mano. Data la loro maneggevolezza, risultano molto leggeri ed elastici, completando le percezioni sensoriali con quella tattile. 

La coppa presenta pareti affusolate, avvolgenti e il bevante è pronunciato, pensato per valorizzare il colore del vino; il fondo ampio e piatto, è stato pensato per incidere sulle morbidezze, l’alcool e la complessità; il diametro del bevante, invece, è stato calcolato per mettere in luce l’intensità olfattiva e la freschezza del vino al palato. 

 

 

credit photo: @instawineitalia @norbertopezzotta