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I primi 60 anni dei Vini Collio 

Il 31 maggio 1964 è la data che sancisce la nascita del Consorzio Tutela Vini Collio. Esattamente 60 anni dopo, il 31 maggio 2024, si terrà un evento esclusivo che coinvolgerà alcuni dei protagonisti storici della Denominazione e celebrerà questo importante traguardo di impegno e valorizzazione della viticoltura e del territorio del Collio. 

L’anniversario dei 60 anni dalla nascita del Consorzio rappresenta un grande impegno per la Denominazione”…. “Siamo felici di onorare la lunga e appassionata dedizione dei produttori nei confronti della viticoltura del nostro territorio, lavorando per organizzare attività a livello nazionale e internazionale di promozione e valorizzazione dei vini del Collio, emblemi di storia e riscoperta dei nostri luoghi” – afferma la direttrice del Consorzio Tutela Vini Collio, Lavinia Zamaro. 

Il territorio

Il Collio è una zona viticola collinare conosciuta in tutto il mondo per la varietà di vini bianchi con spiccata mineralità e longevità. Collocato tra le Alpi Giulie ed il Mare Adriatico, al confine con la Slovenia, i suoi dolci pendii sono caratterizzati da un microclima unico grazie al connubio ventilazione più escursione termica. Inoltre la Ponca, il suolo tipico di questa zona, composto da marne e arenarie stratificate di origine eocenica, aiuta a completare l’impronta minerale e salina dei vini. 

L’area del Collio (tra Judrio a ovest e Isonzo a est) si estende per una superficie di circa 1300 ettari vitati all’interno di otto dei venticinque comuni della provincia goriziana: Capriva, Cormòns, Dolegna del Collio, Farra d’Isonzo, Gorizia, Mossa, San Floriano del Collio e San Lorenzo Isontino. 

Questo è il Collio, una terra di confine dalle mille sfaccettature, un crocevia di culture, persone ed eventi; appendice estrema nord orientale italiana dove tra i protagonisti assoluti vi sono anche la vite e il vino. 

I vitigni autoctoni 

La superficie vitata, come visto, si estende per 1300 ettari suddivisi indicativamente tra l’89% in uva a bacca bianca e l’11% in uva a bacca rossa. Il Collio richiama alla mente la produzione di vini da vitigni autoctoni tra i più conosciuti anche a livello internazionale: Ribolla Gialla, Friulano e Picolit. 

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Vigneti colline Collio

Ribolla Gialla: il più antico vitigno autoctono, del quale si trovano ancora i segni di viti centenarie nella microzona di Oslavia. I primi documenti che ne testimoniano la presenza risalgono addirittura al 1300. Sempre molto apprezzata, il suo posizionamento sia sul mercato interno che esterno è in costante aumento. 

Friulano: uno dei più famosi e rinomati vini della zona fino al 2007 conosciuto come Tocai Friulano. Anche lui (insieme alla Ribolla) rimane una delle espressioni più apprezzate nel mercato interno. Un vino versatile e storico. 

Picolit: un prodotto nobile, pregiato e molto apprezzato come vino da meditazione. 

Il vero stendardo del Consorzio di Tutela è la denominazione Collio Bianco, la più apprezzata. Frutto dell’assemblaggio di una o più varietà, fatta eccezione per i vitigni aromatici Müller Thurgau e Traminer aromatico i quali non possono superare il 15% del totale. 

I vitigni bianchi internazionali e i vini rossi del Collio

I vitigni internazionali trovano spazio tra i consumatori e appassionati di questo territorio, apprezzando in modo particolare le espressioni di Sauvignon e Pinot Grigio. Oltre a questi citati sono presenti Malvasia Istriana, Chardonnay, Pinot Bianco, Müller Thurgau, Riesling e Traminer Aromatico. 

Il vino rosso più caratteristico dell’areale è il Collio Rosso, per l’appunto. Esso si ottiene dall’unione dei più pregiati vitigni a bacca rossa del territorio ed è riservato esclusivamente alle annate più importanti. Gli altri vini rossi del territorio sono: Collio Cabernet, Collio Cabernet Franc, Collio Cabernet Sauvignon, Collio Merlot.

Dati storici e numeri rilevanti 

La storia viticola del Collio risale all’epoca romana, attraversa il Medioevo, la Serenissima e l’Impero Asburgico fino ad arrivare all’era moderna di metà ottocento. Di seguito alcuni dati storici salienti. 

1780: la presenza di una classificazione dei cru nella contea di Gorizia, dove le tasse venivano pagate in base alla qualità delle uve;

1869: il conte francese Teodoro de La Tour sostituisce alcuni vitigni locali di scarsa qualità con pregiate varietà di uve francesi e tedesche, dando una svolta alla viticoltura del Collio; 

1872: su iniziativa di alcuni produttori, nasce una prima forma associativa: si tratta di una realtà progenitrice del Consorzio, che nessuna altra zona d’Italia poteva vantare all’epoca; 

1891: Il quarto Congresso enologico austriaco si tiene a Gorizia. Con questo si delibera di ricostruire i vigneti devastati dalla filossera attraverso l’innesto delle varietà europee su piede americano; 

1964: pochi anni dopo l’emanazione delle leggi che istituivano in Italia le Denominazioni di Origine Controllata, nasce il Consorzio di tutela dei vini del Collio, per iniziativa del conte Sigismondo Douglas Attems, che ha la lungimiranza di unire i produttori locali, incentivando l’eccellenza della qualità del vino prodotto; 

1968: Il Collio, tra i primi in Italia, ottiene il riconoscimento della Denominazione d’origine controllata.

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Direttore e Presidente Concorzio Tutela Vini Collio – Lavinia Zamaro e David Buzzinelli

Il nostro Consorzio è tra i più antichi d’Italia”… “E la Denominazione è nata pochi anni dopo, nel 1968. Siamo orgogliosi del nostro patrimonio vinicolo, che vogliamo continuare a tutelare e promuovere nel rispetto della tradizione che ci contraddistingue. L’anniversario che celebriamo quest’anno racconta l’evoluzione e la crescita di un territorio unico, capace di dar vita a vini di altissima qualità apprezzati e amati in tutto il mondo” – conclude il Presidente del Consorzio Tutela Vini Collio, David Buzzinelli.

Per quanto concerne i numeri consortili, troviamo circa 270 aziende produttrici, 178 soci, 116 imbottigliatori, 7 milioni di bottiglie prodotte, 17 varietà più Collio Bianco e Collio Rosso.

In attesa del 31 maggio 2024

In attesa dei festeggiamenti ufficiali vi sarà un fitto calendario di degustazioni, presentazioni istituzionali e incontri dedicati all’anniversario che coinvolgeranno stampa, operatori del settore e wine lovers della Regione Friuli Venezia-Giulia e del territorio nazionale. 

Per l’occasione inoltre il Consorzio Tutela Vini Collio ha ideato un logo dedicato ai 60 anni e un’etichetta istituzionale che accompagneranno le attività del 2024.

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Logo nuova etichetta 60 anni Collio