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Il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano presenta la nuova etichetta 

Il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano qualche settimana fa è venuto in trasferta a Milano. Il Presidente del Consorzio, Andrea Rossi, presenta con orgoglio il Vino Nobile di Montepulciano presso Dada Taverna.

La cornice è a due passi da via Brisa, dove si possono ammirare i resti di un palazzo imperiale romano ora inglobato all’interno nella realtà urbana milanese. La scelta non può essere casuale. La storia del Vino Nobile di Montepulciano ha radici lontane e nella modernità recupera tutte le nuove tecniche produttive. La presentazione e la degustazione dello stesso, di cui vi suggerisco quantomeno un assaggio, sono l’occasione per comunicare che proprio il Vino Nobile di Montepulciano è la prima denominazione italiana a fregiarsi del marchio di sostenibilità Equalitas. 

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Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano Andrea Rossi

Il Presidente sottolinea come la scelta di sostenibilità nasce nella metà degli anni ottanta, come vero e proprio cambiamento culturale, ove il Consorzio, in sinergia e grazie all’aiuto del Comune di Montepulciano, ha potuto iniziare a pensare a nuove tecniche produttive che avessero un impatto ambientale ridotto, ma che allo stesso tempo non pregiudicassero la bontà delle materie prime. Si è iniziato, dunque, ad avere come obiettivo la sostenibilità, quando ancora non era di moda, e solo per la grande lungimiranza dei produttori della zona i quali sono stati in grado di valutare come le scelte produttive, più consapevoli, attente al territorio e con un’attenzione particolare alle materie prime sarebbero state premianti. 

Questa scelta è stata premiata anche dalle vendite. In particolare questo orientamento ha fatto breccia nella Gen Z, molto sensibile alla tematica, soprattutto se la filosofia della sostenibilità non è solo l’ultimo tassello, ma ispira, come già sostenuto, tutto il processo produttivo. 

La vendemmia del 2021 ha dato dei risultati straordinari, grazie anche alla piovosità eccezionale dell’annata, e si preannunciano vini dai profumi intensi, dominati da sentori di frutta matura e una notevole struttura caratterizzata da abbondante tannicità e buona acidità. 

Il Presidente ha annunciato quindi che nelle cantine del Consorzio vi è il Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”, che sarà disponibile per la vendita sul mercato dal 2024. La nascita di questa categoria – di qui il collegamento tra il nuovo e l’antico – prende più che per altri quel binomio caro al Consorzio, l’utilizzo di tecniche nate da ricerche metodologiche sia dal punto di vista geologico che pedologico che si incontrano con gli studi degli antichi, tanto che si è andati a rispolverare il Catasto Leopoldino del 1800. 

L’uvaggio è legato al Sangiovese e solo vitigni autoctoni, ove gli imbottigliatori sono gli stessi produttori. Per questo non vediamo l’ora di assaggiarlo. Nel mentre, chi non volesse aspettare di degustare, il Consorzio vanta la presenza di tutti i produttori di vini della zona, e avrete la possibilità di degustare più di 130 etichette, oltre ovviamente il Vino Nobile di Montepulciano e Vino Nobile di Montepulciano Riserva. 

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Vino Nobile di Montepulciano nuova etichetta consortile

 

Veronica Airoldi