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Verticale di Benoit Munier e i nostri migliori Auguri

Food Writes Milano, un locale del tutto inaspettato, da fuori sembra una piccola vineria all’interno veniamo accolti subito con grande classe. Ci accoglie Andrea Silvello e ci porta a una tavola apparecchiata con cura e attenta ai particolari. 

La serata propone una degustazione verticale dei millesimi di Benoit Munier, Champagne realizzato solamente con uve chardonnay solo da vitigni Grand Cru nelle zone di Avize Cramant e Oger, infine il pezzo forte: la Grand Reserve sboccatura 2010.

In abbinamento a delle buonissime ostriche ci viene servita la 2012, un’annata già pronta da bere e molto equilibrata di cui più di tutto colpisce la pulizia in bocca e l’eleganza. In confronto la 2008 è meno fresca ma possiede una lunghezza e una persistenza maggiore. 

La cena prosegue con abbinamenti di pesce, tra cui un cornetto di baccalà affumicato che ci introduce all’assaggio della 2005 e 2004, due annate sicuramente molto interessanti che mantengono i tratti distintivi di questo produttore, una grande eleganza in bocca una bollicina fine, al contempo si arricchiscono di sentori più evoluti note ossidative e una lunghezza in bocca importante. 

Tra tutte le annate la 2012 mi ha stupito più di tutte mentre la 2005 risulta essere la più completa e pronta per esprimersi in tutte le sue sfaccettature. 

La chicca finale presentata, come tutte le bottiglie della serata, da Andrea è la Gran Reserve sboccatura 2010, bottiglia introvabile di cui è stato direttamente il produttore a concedercene l’assaggio. Lo champagne è ricchissimo con molte sfaccettature e un’ampia gamma di sensazioni in bocca, al naso si percepisce oltre alla pasticceria e alla crosta di pane anche una leggera spezia e note di frutta candita, in bocca esplode con una freschezza ancora molto pronunciata seppur sboccato da tempo. 

I vini sono tutti su un altissimo livello ed è quindi il gusto personale che mi fa preferire la Gran Reserve e la 2012. Si conclude una piacevolissima serata, con i colleghi di Top Champagne, in cui il vino sapeva di esclusività. È stata infatti una fortuna poter assaggiare bottiglie di cui ne rimangono pochi esemplari di una produzione già molto contenuta.

Benoit Munier sito ufficiale 

Giacomo Gioia