Tenuta Baglio di Pianetto

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Vini Biologici Siciliani

Sono passati vent’anni dalla fondazione dell’azienda siciliana Baglio di Pianetto per opera del Conte Paolo Marzotto il quale nel 1997, posando gli occhi su queste terre, non potè desistere dal portare avanti il suo progetto viticolo. 

L’azienda Baglio di Pianetto, comprensiva di due Tenute situate in due territori d’elezione geograficamente opposti, tra la campagna di Palermo e la Valle di Noto, cresce rigogliosa e produce vini deputati principalmente all’esportazione. 

Oggi, a più di vent’anni dalla sua creazione, l’azienda ha raggiunto traguardi rilevanti non solo per quanto concerne la produzione di vini in un nuovo areale ma anche per la conversione totale dei vigneti a regime biologico. 

Sostenibilità made in Sicilia 

Il rispetto e la simbiosi con il territorio sono i principi che guidano la Famiglia Marzotto in tutte le loro imprese e ovviamente anche nella gestione delle tenute siciliane di famiglia sin dalla loro acquisizione, con l’intento di coniugare la qualità del vino con la sostenibilità del territorio

La certificazione bio e il processo di conversione di tutto il patrimonio agricolo è stato realizzato nel 2016: 160 gli ettari in totale di cui 110 in produzione convertiti interamente a regime biologico. La successiva idea di creare una linea di vini naturali, con fermentazioni spontanee, senza solfiti e non filtrati è stata una conseguenza dell’approccio aziendale, afferma Francesco Tiralongo AD. 

I capisaldi “green” dell’azienda Baglio di Pianetto si sono concretizzati attraverso alcuni aspetti pratici: tecniche di coltivazione biologica, tra le molte il sovescio; lo sviluppo verticale della cantina a piani sfalsati, sfruttando così al meglio la forza di gravità in tutti i suoi aspetti di produzione e mantenimento dell’integrità della materia prima; coibentazione naturale, risultato dello scavo nella roccia di camere d’aria tra le pareti interne della cantina e la montagna circostante; recupero e riutilizzo della acque piovane; autonomia energetica da fonti rinnovabili attraverso gli impianti fotovoltaici. 

E se approdassimo sul versante Nord dell’Etna?

Dopo le sedi storiche di Baglio di Pianetto, situate tra le colline di Monreale e tra Noto e Pachino, prende il via un altro sfidante progetto per l’azienda della famiglia Marzotto. Si chiamano “Fermata 125” i vini provenienti dal versante nord dall’Etna di Baglio di Pianetto, dove il nome “Fermata 125” rende omaggio alla fermata della ferrovia Circumetnea, la cui n.125 rispettivamente di PassoPisciaro sosta proprio dinanzi all’azienda. Il progetto ha dato vita a due vini: Etna Bianco DOC e Etna Rosso DOC. 

“Ampliare il nostro assortimento con due nuovi vini in purezza che interpretassero secondo il nostro stile il Carricante e il Nerello Mascalese, le due principali uve autoctone allevate sul vulcano, era un desiderio che avevamo da tempo e che ora siamo riusciti a realizzare”. Francesco Tiralongo, AD dell’azienda. 

Un progetto avviato all’incirca un anno fa che ha visto nascere questi due vini etnei da uve autoctone, il Carricante e il Nerello Mascalese. Il versante Nord dell’Etna possiede un microclima ideale, protetto dalla presenza delle catena montuose dei Peloritani e dei Nebrodi, è caratterizzato da grandi sbalzi termici tra notte e giorno. 

Etna Bianco Doc “fermata 125” 2020

Carricante in purezza – fermentazione in acciaio e quattro mesi di affinamento in bottiglia 

Al colore si presenta giallo paglierino brillante; al naso le note di zagara, acacia e agrumi si interscambiano in una “semplicità complessa” con note di frutta a polpa bianca, nespola e litchi. Al gusto stupisce per la sua verticalità e mineralità, emblematica del territorio. Sferzante. 

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Etna Bianco Doc “fermata 125” 2020

Etna Rosso Doc “fermata 125” 2019 

Nerello Mascalese in purezza – fermentazione malolattica e maturazione in barrique per circa 9 mesi

Dal colore rosso rubino scarico, al naso esprime un bouquet di piccoli frutti rossi delicati (fragola e ciliegia), spezie e rimandi alla macchia mediterranea. Al gusto la freschezza e tannini ampi sono i protagonisti del sorso. Persistente e sapido. 

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Etna Rosso Doc “fermata 125” 2019

 

Come non porre l’accento su due vini di Baglio di Pianetto della linea dei naturali che ben si collegano al discorso legato alla filosofia green dell’azienda. Nella realizzazione di questi due vini alla base c’è maestria e consapevolezza della materia prima. Una varietà autoctona e un vitigno internazionale che non hanno nulla in comune in apparenza, ma che in realtà sono uniti dal territorio su cui crescono e dalla mani dell’enologo che li ha realizzati. 

Natyr Insolia IGT Terre Siciliane 2016 

Insolia in purezza – macerazione sulle bucce con vinificazione in riduzione 

Aromatico, acido e arguto, questo il carattere di Natyr Insolia. Organoletticamente complesso e identitario, si presenta di un colore giallo dorato. Olfattivamente intenso, è caratterizzato da note di frutto maturo, agrume e canditi; camomilla e zagara. Sul finire avvolge con delicate note balsamiche e terziare di evoluzione, date dalla vinificazione. Il sorso è di corpo, intenso, fresco con un retro gusto sapido. Avvolgente aromatica freschezza. 

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Natyr Insolia IGT Terre Siciliane 2016

Natyr Petit Verdot IGT Terre Siciliane 2016 

Petit Verdot in purezza – fermentazione in acciaio, 24 mesi sui lieviti, 12 mesi in bottiglia 

Una varietà ricca di polifenoli e acidità, il Petit Verdot si esprime attraverso una massa colorante impenetrabile dal colore rosso rubino carico. Il naso è intenso e esprime note di frutta rossa in confettura (prugna e ciliegia) e spezie (pepe e chiodi di garofano), unite a percezioni terziarie date dall’evoluzione. Il sorso è maturo, armonioso, sapido e elegante. 

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Natyr Petit Verdot IGT Terre Siciliane 2016

sito ufficiale: Baglio di Pianetto