Fivi 2023 Mercato Vini_evidenza

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Il Mercato dei Vignaioli Indipendenti si sposta a Bologna Fiere

Lo scorso weekend sono riuscito finalmente a fare il mio esordio al FIVI, il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti. Giunto alla sua 12sima edizione, per la prima volta organizzato nella sede di BolognaFiere, ha visto quest’anno la partecipazione di quasi 1.000 tra Vignaiole e Vignaioli. La FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, nata nel 2008 e che ormai conta più di 1.500 soci, ha da sempre, come obiettivo principale, la tutela del lavoro del Vignaiolo.

Ma chi è un Vignaiolo?

È un contadino, è un produttore, è un venditore di vino. È qualcuno che si occupa personalmente di tutto il processo e la filiera di produzione, e lo fa per custodire e preservare le tradizioni del luogo e del territorio di cui fanno parte quei vini.

Da appassionato di vino, ma soprattutto di storie sul vino, e sulle persone gli stanno dietro, una manifestazione di questo tipo è un po’ il paradigma da cui partire per conoscere veramente il mondo di questa bevanda, amata in ogni angolo del pianeta. Purtroppo un solo giorno è sempre troppo poco per il programma che ti sei ripromesso di seguire a inizio giornata, per assaggiare o riassaggiare bottiglie interessanti, o incontrare produttori particolarmente appassionanti ma, come si suol dire, non mi sono fatto mancare nulla.

Azienda PuntoZero

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Marcella, capofamiglia PuntoZero

A fine giornata però mi sono intrattenuto in particolare con un’Azienda che mi era stata segnalata nei giorni precedenti. L’Azienda si chiama Puntozero, ed è originaria della provincia di Vicenza, tra Lonigo e Serego, nel comprensorio dei Colli Berici. Nata poco meno di 30 anni fa, quindi relativamente giovane, quando la famiglia de’ Besi decise nel 1994 di acquistare delle vigne proprio in quei territori. Con particolare acume e intelligenza hanno iniziato a collaborare con le persone che in quel luogo erano nate, che negli anni avevano curato quelle terre, e che anche oggi aiutano la famiglia nella cura dei terreni e dei vigneti. Nel 2006 inoltre comincia la collaborazione con Celestino Gasparri, allievo del mitico Giuseppe Quintarelli, per arrivare finalmente alla prima uscita delle bottiglie nel 2015. 

Per conoscere i vini, bisogna sempre, per prima cosa, conoscere qualcosa del territorio dove vengono coltivate le viti. I Colli Berici si estendono nel mezzo della pianura veneta, e sono formati da un gruppo di rilievi collinari, immediatamente a sud di Vicenza. È tipicamente un territorio di origine vulcanica, formatosi circa sessanta milioni di anni fa, ed è caratterizzato da un’alta vocazione vitivinicola, che trova le sue primissime testimonianze addirittura in era paleolitica. Roccia calcarea, terreni ad argille rosse ricchi di scheletro, quelli basaltici di origine vulcanica, l’altitudine che preserva da nebbie e gelate tardive, e precipitazioni non eccessive: il tutto favorisce la coltivazione di un’ampia varietà di vitigni, la crescita di uve sane e la produzione di vini di forte personalità.

PuntoZero proprio su questi terreni ha sviluppato la sua azienda in questi anni: 53 ettari, di cui 11 vitati, 1 di ulivi, e il resto lasciato a boschi, amatissimi dalla capofamiglia Marcella. 

Le varietà coltivate sono varie: in primis i vitigni internazionali, Cabernet Sauvignon. Merlot, Syrah, Carmenere, e poi superficie un po’ più limitate di Tai Rosso, Pinot Bianco, Incrocio Manzoni, Cabernet Franc, e altre varietà a bacca rossa. Durante la mia visita in Fiera sono stato accolto da Anna de’ Besi, figlia di Marcella, che molto gentilmente si è intrattenuta con me per oltre un’ora, raccontandomi della loro storia e dei loro vini.

Ho avuto la possibilità di degustare tutta la batteria di vini esposti al FIVI, e devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso. Devo anche dire in sincerità di non essere mai stato un grande degustatore di bottiglie provenienti da quel territorio, ma credo proprio che questa sia stata un’ottima occasione per iniziare a farlo.

Trasparenza 2021 Doc Colli Berici 

100% Pinot Bianco, ottenuto in un ettaro di terreno dedicato, con vigne di quasi 70 anni e con rese bassissime. Fatta una breve macerazione pellicolare per 3-4 ore, il vino viene conservato fin vasche di cemento con le fecce fini per 5-6 mesi.  Non viene fatto alcun affinamento in barriques. Di colore giallo tenue con leggeri riflessi verdolini, al naso presenta buone note floreali (acacia, sambuco), con un sottofondo di agrume. In bocca è molto succoso, con gradevole salinità (ricordiamo che i Colli Berici non sono lontani dalle coste, il che gli conferisce tipiche caratteristiche); consistente in bocca.

Gargà 2020 Doc Colli Berici

100% Garganega, vitigno tipicamente autoctono. L’uva viene raccolta in sovra-maturazione fermenta in serbatoio, e una asciugatura di circa 20 giorni. Dopo una fermentazione controllata con lieviti selezionati, con frequenti rimescolamenti delle fecce fini. Una parte del vino viene affinata in barriques usata per circa 8 mesi. Viene poi eseguito il travaso e il taglio dei due vini, senza eliminare le fecce fini, e lasciato in affinamento per almeno altri tre mesi. Di colore giallo paglierino con brillanti riflessi dorati, al naso è molto piacevole con sentori di frutta bianca, salvia, biancospino, e in generale presenta una bella complessità. In bocca è delicato e succoso, e si sente la frutta bianca, con ottima sapidità, e finale mandorlato tipica del vitigno.. 

Idea 2021 Doc Colli Berici

100% Cabernet Sauvignon. 40 anni, con rese piuttosto basse. Affinato per 12 mesi solamente in acciaio. Rosso rubino molto brillante con riflessi violacei, intenso, note di frutta rossa come mirtillo, ribes nero, mora e leggera speziatura. In bocca fresco, fruttato, floreale di buona avvolgenza e persistenza, e con ottima salinità e acidità. Una curiosità, il nome IDEA venne scelto proprio perché fu, mi scuserete per la ripetizione, la prima Idea di vino che la famiglia de’ Besi ebbe quando acquistò la proprietà.

Dimezzo 2017 Igp Veneto

50% Cabernet Sauvignon, 20% Cabernet Franc, 30% Merlot (unico blend aziendale, con taglio bordolese). Vigneti di più di 60 anni, con rese molto basse. Di queste uve solo il Merlot subisce una breve asciugatura in fruttaio per circa un mese. L’uva viene vinificata separatamente e congiunta prima dell’entrata in barrique. L’affinamento viene poi svolto per 24 mesi in Barriques nuove di rovere francese. Di un color rosso rubino intenso con riflessi viola porpora, al naso si rivelano note di frutta rossa come prugna, mirtillo, lampone, mora selvatica e spezie (dovute chiaramente al passaggio in legno). In bocca è avvolgente, con note di frutta  fresca, minerale e sapido, complesso, persistente, e con una totale conferma di quello che si era percepito all’olfatto.

Tai 2018 Doc Colli Berici Riserva

100% Tocai, autoctono, è il vitigno più tipico dei Colli Berici. Vigneti di 15 anni. Le uve vengono in parte pressate fresche, in parte sottoposte a breve asciugatura di 30 giorni. Poi avviene l’affinamento in barriques, sia nuove che di secondo passaggio, per 18 mesi. All’analisi visiva si presenta di un rosso rubino brillante, con riflessi violacei, e che esprimono segnali di buon tenore glicerico. Al naso esprime note di spezie e frutti piccoli come mora, mirtillo, ribes nero e lampone. Senza dimenticare un finale petalo di rosa, sentore tipico del vitigno. Giovane e di buona acidità, in bocca è avvolgente, caldo, equilibrato e persistente nel finale. Note di cacao e spezie, frutta secca e marmellata a conferma olfattiva. A riguardo del vitigno un piccolo aneddoto: recenti studi hanno confermato che il Tocai sia assimilabile alla Grenache francese (Garnacha in Spagna, Cannonau in Sardegna), e la storia dice che sia stato portato in Veneto nel periodo in cui i Papi risiedevano ad Avignone. I prelati che andavano in visita dal Pontefice, al ritorno riportavano le barbatelle, dando inizio così alla coltivazione di questo vitigno.

Carmenere 2018 Doc Colli Berici Riserva

100% Carmenere. Rese molto basse, in vigne di 15 anni. Il mosto, e successivamente il vino, sono sottoposti a frequenti rimescolamenti delle fecce fini, per ottenere maggiore estrazione dalle uve. L’affinamento avviene in piccole botti di rovere usate, per ottenere una migliore microssigenazione, per 15 mesi. Color rosso rubino con riflessi violacei. Intenso, glicerine di buon supporto e densità. Al naso esprime note di viola, rosa e vinacce, ribes nero, mora e mirtillo. Si sentono anche leggere note erbacee, tipiche del vitigno, e finale di violetta e rosa. In bocca è asciutto, tannico con buona acidità. Conferma note di piccoli frutti selvatici ed erbe perenni. E anche nell’analisi gustativa è chiaramente presente una traccia di spezie, dovute al passaggio in legno. Ampio e persistente, giovane e fresco, di buona tessitura, offre sicure note di grande longevità. Il Carmenere è un vitigno autoctono, figlio del Cabernet Franc e del Cabernet Gross, si dice sia stato portato in dai soldati di epoca romana, di ritorno dalle campagne militari contro i popoli Galli. Stesso percorso nei secoli successivi, per motivi diversi, dalla Francia ai paesi del Sud America, in particolare Argentina e Cile.

Punto 2016 Doc Colli Berici Merlot Riserva

100% Merlot. Vigne di circa 30 anni, con potatura esclusivamente manuale (come per tutta la produzione aziendale). Dopo la raccolta in cassette, viene lasciata ad appassire in un locale ventilato per 20-25 giorni. Il pigiato rimane in macerazione a freddo per una settimana prima di iniziare la fermentazione alcolica. Terminata la fermentazione viene svinato, affinato per alcuni mesi sulle fecce fini per poi maturare per 36 mesi in barriques nuove di rovere francese. A seguire ulteriore affinamento per almeno un anno in bottiglia. Di color rosso rubino intenso con riflessi violacei, esprime al naso note di frutta balsamica di sottobosco (radici, foglie secche). Al sorso entra pieno, ricco e avvolgente. Inoltre si percepisce un bel tannino e una buona acidità, con un finale nuovamente di sottobosco ed erbaceo.

Virgola 2015 Igp Veneto

100% Syrah (non è tipica, ma fu considerata una sfida dalla famiglia). Vigne 25 anni, con rese molto basse. Dopo la vendemmia manuale, l’uva subisce un lieve appassimento per 20-30 giorni. Svolta la fermentazione alcolica, viene affinato per alcuni mesi sulle fecce fini per poi maturare per 24 mesi in barrique di rovere francese nuove 100%. Per finire affinamento per almeno un anno in bottiglia. Alla vista è un rosso rubino con riflessi violacei, quasi impenetrabile. Esprime al naso note di frutta di sottobosco, frutta rossa, muschio, terra minerale, e una bellissima nota di pepe nero (tipico del vitigno). In bocca entra pieno, ricco e avvolgente, di grande sapidità, che insieme all’acidità sorreggono il sorso molto alcolico. Sul finale di nuovo sentori di frutta, succosa e croccante.

In conclusione è stata una degustazione molto interessante, trascorsa piacevolmente parlando di vini e territori.Vini chiaramente fatti con passione, impegno, e sacrificio, e che danno un ottimo risultato al sorso e all’olfatto. Ah, per chi se lo stesse chiedendo con impazienza, il mio preferito è stato il Punto 2016… 

 

credits photo copertina: Mauro Fermariello

Alfonso Mollo