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Pasticceria tipica da Zanè a Palermo 

Le festività del Natale e della fine dell’anno ci portano a condividere con le nostre famiglie, i nostri cari diversi momenti di grande empatia, in cui è bello assaggiare panettoni non scontati, abbinandoli a vini da vendemmia tardiva a un passito che esaltino, in abbinamento, la loro squisitezza. Per non dimenticare i numerosi amanti del cioccolato abbiamo trovato due proposte di deliziosi cioccolatini da degustare con un Vermouth di Torino dall’antica ricetta rieditata

Siamo arrivati quasi alla fine di questo 2023, un anno impegnativo per molti di noi, situazione che conferisce a queste prossime festività un valore ancora più significativo, in cui ognuno di noi desidera trasmettere ai propri cari e agli amici affetto, unito alla voglia di stare insieme, prendendoli perché no per la gola. Per questa nostra piccola vetrina vogliamo suggerirvi due panettoni realizzati ai due lati opposti dell’Italia, con l’uso di ingredienti diversi trovando poi, per ognuno di loro, un vino in abbinamento. 

Golosi abbinamenti

Pasticceria Filippi e Cristina Vendemmia Tardiva Veneto Igt 2019, Azienda Roeno

Il nostro viaggio goloso inizia nel Nord Est con la Pasticceria Filippi e il suo Panettone Pesca Candita e Amaretti, una delizia preparata con la consueta cura artigianale, ingredienti di alta qualità che combinano sapori autentici e prelibati. Nell’impasto naturale ed estremamente digeribile, che da tempo contraddistingue i lievitati dell’azienda di Zanè, spicca la dolcezza della Pesca Castigliana di Saluzzo i cui frutti lentamente canditi interi, poi tagliati a mano nel laboratorio Filippi, sono bilanciati dalla lieve nota amara dell’amaretto. 

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Panettone Filippi pesca e amaretti

Ogni fetta racchiude un perfetto equilibrio tra morbidezza e croccantezza, regalando una sensazione indimenticabile a ogni morso grazie all’incontro di sapori intensi e prolungati. 

Noi l’abbiamo abbinato a Cristina Vendemmia Tardiva Veneto IGT 2019 di Roeno, cantina della Valdadige veronese, ottenuta dalla surmaturazione in vigna delle uve di Pinot Grigio, Chardonnay, Traminer Aromatico e Sauvignon. 

In cantina nel mese di novembre le uve vengono torchiate con il raspo, a cui segue la fermentazione alcolica e la permanenza di 14 mesi in acciaio. Dopo una tonalità giallo dorato, brillante nel calice, ha un naso che spazia dai sentori di pesca, albicocca, fichi secchi, datteri, con a chiudere una nota di agrumi canditi. Al palato entra morbido, con una dolcezza che sfuma, essendo poi glicerico, decisamente fresco, intenso, elegante e molto persistente.

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Cristina Vendemmia Tardiva Veneto Igt 2019, Azienda Roeno

Pasticceria Delizia e Giardino Pantesco Passito di Pantelleria Doc 2022, Pellegrino 1880

Passiamo ora all’angolo opposto dell’Italia dove la Pasticceria Delizia di Giuseppe e Mauro Lo Faso, situata a Bolognetta in provincia di Palermo, nel cuore della Sicilia Occidentale, ha realizzato Dammuso panettone pantesco, una creazione impreziosita dall’uva passa di Zibibbo dalle vigne di Pantelleria.

Questo dolce natalizio, promosso da Pellegrino 1880, vuole nel suo packaging dare un segno di riconoscimento all’isola con la riproduzione delle dpica, le tipiche costruzioni isolane, raffigurate sul tessuto, stampato artigianalmente da Colori del Sole, che avvolge ogni panettone.

In questo panettone si unisce la dolcezza avvolgente dell’uva passa alla morbidezza del burro di latteria delle Alpi italiane, dal grano italiano macinato a pietra al tuorlo d’uovo, dal miele siciliano al marzapane, oltre al baccello di vaniglia. Dopo una lenta lievitazione per oltre 35 ore, questo panettone è stato impreziosito dall’arancia anche in cubetti, da limone, da mandarino, per poi essere completato con 60 ore totali di produzione. 

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Pasticceria Delizia e Giardino Pantesco Passito di Pantelleria Doc 2022, Pellegrino 1880

Lo abbiamo abbinato a Giardino Pantesco Passito di Pantelleria DOC 2022 di Pellegrino 1880. Viene ottenuto da Zibibbo coltivato ad alberello, la cui raccolta avviene nella prima e seconda decade di settembre. Una parte dell’uva viene pressata delicatamente e inizia la fermentazione. Dopo un certo tempo viene aggiunta la quota di uva fatta appassire nel frattempo sui cannizzi al caldo sole di settembre. Quindi si procede alla conclusione del processo fermentativo, cioè al raggiungimento della quota di zuccheri residui desiderata. Il vino affina poi in vasche di acciaio per 10 mesi. 

Nel calice ha un colore tra l’oro e l’ambra, luminoso. Al naso propone avvolgenti note di albicocca, fico secco, gelatina di fico d’India e cedro candito. Al sorso ha struttura, dolcezza, morbidezza, una leggera sapidità, essendo poi persistente con nel retrogusto note di miele, carruba e agrumi canditi.

Selezione cioccolato

Come accennato in apertura d’articolo non poteva mancare in questa piccola gallery di Natale una proposta a tema cioccolato.

Maison Valrhona e Vermouth di Torino, Pio Cesare

Eccoci quindi a proporvi Maison Valrhona, marchio francese distribuito in Italia, e la sua collezione limited edition per Natale 2023. Noi abbiamo scelto, tra le altre squisitezze di cioccolato fine, l’astuccio Christmas Treats da 140 grammi, dove i cioccolatini sono a forma di albero di Natale, di pupazzo di neve e di pallina decorativa. Sono perfetti da gustare da soli oppure per decorare una tavola festiva come segnaposto.

Sono realizzati in cioccolato fondente Caraïbe al 66%, in cioccolato al latte Caramélia al 36% e in blond Dulcey. In un formato da 150 grammi potete trovare anche il cofanetto Natale con una selezione di cioccolati fini con ganache alla cannella, al ribes nero e al cioccolato fondente Macaé al 62%, pralinati al cioccolato bianco Ivoire e fruttato alle mandorle e nocciole.

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Maison Valrhona, edizione limitata 140 g

In abbinamento proponiamo un Vermouth di Torino, rieditato dal 2016 dalla quinta generazione della Pio Cesare, prodotto in piccolissime quantità seguendo l’antica ricetta della famiglia, tramandata dal bisnonno Giuseppe e gelosamente custodita, in tutti questi anni, in cassaforte. Composto da una miscela di 26 piante aromatiche tra cui in primis l’assenzio (che in tedesco si traduce appunto vermouth), la maggiorana in foglie, la radice di genziana, la scorza di arancio dolce e amaro, con molte altre tenute segrete.

Il tutto viene posto a macerare per circa 40 giorni in un’infusione di alcol e pochissimo Chardonnay. All’estratto aromatico ottenuto viene poi aggiunto dell’altro Chardonnay, poco Moscato, un po’ di zucchero, d’alcol, per poi essere affinato in piccoli contenitori d’acciaio per circa 4 mesi. Un’ulteriore piccola aggiunta di zucchero bruciato, completa la ricetta di questo Vermouth.

Nel calice ha un colore giallo dorato con sfumature ambrate, poi ha profumi ampi e complessi con diversi sentori di erbe aromatiche, poi corteccia, radici e scorza d’arancia. Servito liscio è dolce, ricco, fresco, elegante, persistente e speziato nel retrogusto.

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Pio Cesare, Vermouth di Torino

 

Allora da parte nostra buoni assaggi, prosit e auguri di buone feste!

 

Giovanna Moldenhauer