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La viticoltura su pietra rossa 

Judith e Hannes Rottensteiner sono una coppia nella vita e nel lavoro, entrambi complici nella conduzione dell’azienda di famiglia. Lui, Hannes, più riservato e conciso nel dialogo, dal 2001 conduce l’azienda con un forte spirito d’appartenenza al suo luogo d’origine.  Lei, Judith, anima commerciale dell’azienda, con la sua simpatica parlantina ha creduto sin da subito  nel progetto famigliare, affiancando il marito dal 2012. 

… dare il meglio per creare “il vino perfetto” rispettando i limiti imposti dalla natura, anno dopo anno. Solo così il lavoro col vino non diventa mai noioso perché si può aspirare sempre al meglio. Hannes

… Il vino è per me radicamento alle tradizioni di famiglia e slancio coraggioso verso l’innovazione.“ Judith 

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Judith e Hannes Rottensteiner

La storia della famiglia Rottensteiner è fortemente legata alla viticoltura attorno della città di Bolzano e alla Val Sarentino, le cui prime documentazioni risalgono al 1530. 

Hans Rottensteiner (nonno di Hannes) nel 1956 fonda l’omonima cantina, ora arrivata alla terza generazione con il nipote Hannes, per l’appunto, e il resto della famiglia: Anton e Rose – i genitori – Evi e Silvia – le sorelle. 

Quando si parla della Tenuta Rottensteiner non si parla solo della numerosa famiglia ma anche di 50 conferitori della zona che collaborano con loro da molti anni per creare un prodotto di qualità. L’azienda inoltre è distribuita su cinque masi, strettamente connessi alla Tenuta, ognuno con un ruolo chiave nella produzione dei vini ma con la particolarità di essere gestiti dai familiari. 

L’alto Adige sappiamo essere un territorio unico in quanto unisce caratteristiche pedoclimatiche alpine ad influssi di stampo mediterraneo: il sud è caratterizzato da meleti e vigneti, mentre nella zona orientale si può godere delle meravigliose formazioni dolomitiche. I vitigni crescono su di un terreno tipico dell’Alto Adige, il porfido, una pietra rossa che, oltre a dare origine al nome della famiglia (Roter – Stein), caratterizza i vini che ne derivano regalando una spiccata mineralità. 

“Interpretare in chiave moderna la tradizione della nostra tenuta, senza dimenticare i traguardi conseguiti nel passato, perfezionandoli con conoscenze moderne”

Questa la filosofia aziendale portata avanti da Hannes e suo padre, Anton. Concentrarsi sulla tipicità del territorio unendo la tradizione alla modernità e sopratutto alla consapevolezze delle potenzialità e del luogo che li ospita. 

“Il vino per me è come un bambino piccolo – afferma Toni Rottensteiner – si deve coccolare perché possa crescere nel miglior modo possibile e poi essere imbottigliato con orgoglio e gioia.” Toni Rottenstiern 

Una produzione di vini eleganti e di pronta beva che si distinguono per la loro freschezza. Nonostante vi sia un’ampia gamma di prodotti la maggior parte dei vini è volutamente in purezza, questo per avvalorare la tesi iniziale di tipicità di espressione del territorio. 

La produzione vanta tre linee differenti: Classica, Cru e Select. Tre selezioni che puntano alla valorizzazioni delle espressioni del territorio, sia su vitigni a bacca bianca (i quali stanno prendendo sempre più spazio anche a livello commerciale) come Chardonnay, Pinot grigio – bianco e nero – Sylvaenr, Muller Thurgau, Traminer, Moscato Giallo che a bacca rossa, con particolare attenzione al Lagrein e alla Schiava – le varietà tipiche della zona. 

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Tenuta Rottensteiner

Le singole parcelle dei vigneti vengono gestite secondo una logica di sostenibilità e attenzione alla biodiversità. I vigneti di proprietà della Tenuta, all’incirca dieci, e quelli di proprietà dei masi, tendenzialmente vengono gestiti secondo le pratiche della biodinamica, anche se poi in etichetta non vedrete la certificazione. Questo perché le uve sono “biodinamiche” invece la gestione in cantina è “biologica”.

Le tre linee differenti si distinguono principalmente per le etichette, studiate appositamente per ognuna di essa. La Linea Classic testimonia le varietà della cantina: 12 vitigni in 14 vini. In etichetta è presente lo stambecco, simbolo dell’azienda, e dei colori a pantone. La Linea Cru è caratterizzata da vini realizzati con uve provenienti dai vigneti più pregiati delle varietà tipiche altoatesine e riportano la denominazione “Vigna”. La linea Select comprende come li definiscono loro, i “gioielli” della cantina Rottensteiner, dove l’attenzione è posta verso la selezione dei vigneti e la maturazione in piccole botti di rovere. Distinguibile per l’etichette nera e oro con stemma della famiglia.  

Unica Cuvée della Tenuta è Kitz da uve a bacca bianca (Sauvignon, Pinot grigio – bianco e Chardonnay). Giovane, fresca e vivace ha debuttato in azienda nel 2017; il nome tedesco si ispira al cucciolo di stambecco, l’animale araldico della famiglia. 

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selezione manuale delle uve, fermentazione in cemento e affinamento in botte 

Ma oggi parliamo di un altro debutto, quello del Santa Maria Maddalena proveniente dal “Maso Premstaller” di Gertrud Vogel, che uscirà ufficialmente il 1° di settembre. 

“Il mio sogno era produrre un Santa Maddalena di assoluta eccellenza dalle uve del Maso Premstaller” racconta Gertrud Vogel, operando in completa armonia con la natura, attraverso i principi biodinamici”

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Gertrud Vogel

Il Santa Maddalena è un vino composto dalle varietà Schiava e Lagrein. I vitigni di tali varietà sono siti su terreni porfidici con un’altitudine tra i 450 e i 550 m.  Il Lagrein cresce nella parte più bassa del Maso e questo rende il tutto ancora più particolare. Hannes e Gertrud hanno selezionato negli anni una parte di questo vigneto di cui vinificano separatamente le file più basse. Ciò ha aumentato la presenza di Lagrein al 13% e un livello qualitativo più alto. 

Dalla massa colorante ricca e vibrante, al naso è intenso e complesso. Si notano nel complesso dell’assaggio della degustazione degli sprazzi di gioventù che si amalgameranno al corpo del vino con il tempo. Utile sicuramente qualche mese ancora di bottiglia prima della messa in commercio stimata a settembre.

Al naso si esprime con note di frutto succoso, spezie e sentori balsamici. Al gusto si denotano una bella nota acida e con una notevole mineralità; una lieve spigolosità data dal giovane tannino e un finale speziato. Caldo e persistente. Nel complesso elegante, avvolgente e lineare. 

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Alto Adige Santa Maddalena Classico Vigna Premstaller Select Doc 2020